LA PREVENZIONE È UN
MESSAGGIO PER TUTTE NOI

Lettera del Presidente

Il tumore della mammella continua per la donna ad essere il “big killer n.1”. Paradossalmente, nonostante la costante crescita annuale dell’incidenza di questa patologia, si registra tuttavia una sia pur lenta ma continua e progressiva diminuzione della mortalità. E questo grazie ad una sempre più corretta informazione e una maggiore sensibilizzazione della donna alla diagnosi precoce, rivelatasi strategicamente determinante e vincente in termini di guaribilità e migliore qualità di vita.
Si stima che in Italia nel 2016 saranno oltre 50.000 i nuovi casi di cancro della mammella. L’aumento dell’incidenza del tumore al seno è stata pari ad oltre il 15% nell’ultimo quinquennio. In particolare il tumore al seno ha registrato un aumento tra le giovani donne e in età compresa tra i 35 ed i 50 anni di circa il 30%. Si tratta di una fascia di età “esclusa” dal programma di screening per ora previsto dal Servizio Sanitario Nazionale e riservato alle donne di età compresa tra i 50 ed i 69 anni.
Per questo la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), con la sua “campagna nastro rosa” che ogni anno si tiene nel mese di ottobre, promuove la cultura della prevenzione come metodo di vita, affinché tutte le donne possano sottoporsi a visite senologiche periodiche, consigliando loro a partire dai 40 anni di età di effettuare adeguati controlli clinico-strumentali (visita, ecografia e mammografia). Anche perché il cancro della mammella non è da considerare come una singola malattia, presentando comportamento biologico e prognosi differenti, ed identificare correttamente le caratteristiche biomolecolari del tumore spalanca nuove possibilità terapeutiche, sempre più appropriate e mirate. La disponibilità oggi di terapie innovative e di sempre più raffinate tecniche di imaging ha “incentivato” le donne a sottoporsi a periodici controlli clinico-strumentali per una efficace prevenzione e diagnosi precoce, a garanzia di una più longeva e migliore qualità di vita.
Oggi la guaribilità del cancro del seno si è attestata intorno all’80-85%. Sicchè il 15-20% delle pazienti che affronta la malattia non riesce a superarla. Ma sappiamo anche che una diagnosi precoce di cancro al seno comporterebbe una guaribilità superiore al 95% dei casi.
Nel 2022 la LILT celebrerà i 100 anni di attività e, ricordando quando nel dicembre del 1969 apparve sul New York Times un’inserzione con queste parole: “Perché non proviamo a sconfiggere il cancro prima del duecentesimo anniversario dell’America? Che festa sarebbe!”, vorrebbe festeggiarli con la vittoria sul cancro. Con questo spirito ci sentiamo di dichiarare una guerra vincente al cancro, senza morti o prigionieri: un inno alla speranza e alla vita in una guerra difficile, non breve, ma certamente vittoriosa se sapremo prenderci cura del nostro ambiente. Questo perché oggi conosciamo l’importanza dei fattori ambientali, tant’è che definiamo il cancro: una malattia ambientale su base genetica.
Lettera del Presidente Lavoreremo quindi insieme affinchè i circa 3 milioni di uomini e donne con un vissuto cancro possano serenamente convivere con questa malattia, come se si trattasse di una patologia cronica (paragonabile all’artrosi, al diabete, all’ipertensione) e perché la guaribilità si possa avvicinare sempre più al nostro obiettivo finale: mortalità zero per cancro!